Luk/osservatorio

Dopo il lavoro di Bird/osservatorio con il performer Jonnathan Rodriguez Angel, in cui l’attenzione era focalizzata sulla relazione con lo spazio e sull’idea della gabbia come metafora di chiusura tanto spaziale quanto mentale, Luk/osservatorio, realizzato con il performer Lukas Vaca Medina, è il nuovo “osservatorio” di compagnia blucinQue di Caterina Mochi Sismondi, studio incentrato sul concetto di limite fisico del corpo.

Il limite corporale è ciò con cui convive tutti i giorni chi ha subito una forma di menomazione, e la riflessione sul proprio corpo come “barriera” può coinvolgere chiunque. Che cosa rappresenta una limitazione fisica? Come questo racconto “particolare” che interessa singoli individui può assumere un significato universale? 
Sono queste le domande che accompagnano sotto traccia il processo creativo di Luk/osservatorio e lo percorrono integralmente, servendosi, per raccontarlo, di vari punti di osservazione dell’idea, di immagini oniriche e in forma poetica. 
Parlare del corpo è parlare del primo strumento di conoscenza del mondo e di relazione con gli altri che ogni uomo utilizza nel suo essere animale sociale. L’obiettivo artistico del solo Luk/osservatorio è condensare e universalizzare il concetto di negazione della libertà di movimento: il protagonista non è una vittima, ma assume l’onere dell’ostacolo, come un samurai che sfida i propri limiti ed è pronto a lottare per superarli. 

Il performer, Lukas Vaca Medina, è un circense e danzatore, i cui strumenti di lavoro sono la frusta, i trampoli e le clave, impiegati durante il processo di creazione come sostegni, da un lato, ed estensione, dall’altro, del proprio corpo.
Estensione intesa come possibilità di relazione e comunicazione verso l’esterno, ma soprattutto come principio di liberazione e di auto potenziamento e trasformazione. 

In scena anche un violoncello suonato dall’artista Beatrice Zanin che accompagna movimento e struttura drammaturgica e musicale. In dialogo col violoncello, la danza e la pratica circense, e in linea con la scelta stilistica del primo solo della trilogia, è associato l’utilizzo di testi e di una produzione sonora e musicale realizzata dal vivo da Federico Dal Pozzo, come suono prodotto dal corpo e nello spazio e controcanto o coro del vissuto del protagonista nella realtà della messa in scena.
A corredo e completamento della messa in scena, parole viaggiano su una tela bianca come pensieri scritti dalla mano del personaggio.

regia, scrittura coreografica e musicale di Caterina Mochi Sismondi
con Lukas Vaca Medina
music live e suono Federico Dal Pozzo
violoncello Beatrice Zanin
light design Max Vesco
una coproduzione blucinQue e Fondazione Cirko Vertigo

www.blucinque.it

Luk/osservatorio
Studio per la Trilogia del Limite
blucinQue - Caterina Mochi Sismondi
30 Marzo 2019
21:00
Café Müller
Via Paolo Sacchi, 18
Torino

biglietteria

ingresso intero 12 €
ingresso ridotto 9 €

Blocco 3

C’era una volta a Livorno, Mario Nesi, di anni undici, nato al Blocco 3, nel popolare e mitico rione della Guglia fra gli anni ’70 e ‘80.

Il Blocco 3 è l’edificio che lo vede crescere, all’ombra del suo cortile e di una affollata e picaresca umanità, fra compagni di giochi esuberanti, e vicini di casa molto vicini.
Mario, sotto l’ala protettiva del padre, un tipico comunista d’acciaio di quei tempi, sviluppa i primi germi di ribellione umoristica e autocoscienza. La voglia di crescere ed emanciparsi, non tarderà a portare le prime trasgressioni e le prime esperienze amorose. Blocco 3 è il centro di un mondo scomposto e ricomposto in un prisma che rifrange la memoria da diverse angolazioni.
La narrazione tratteggia con disinvoltura uno spaccato caleidoscopico della profonda umanità che vi si affolla e affianca Mario nel suo mestiere di crescere e di vivere.

di Fabrizio Brandi e Francesco Niccolini regia Fabrizio Brandi, Francesco Niccolini e Roberto Aldorasi produzione Compagnia Brandi Niccolini Aldorasi

Blocco 3
Fabrizio Brandi
23 Marzo 2019
21:00
Café Müller
Via Paolo Sacchi, 18
Torino

biglietteria

ingresso intero 12 €
ingresso ridotto 9 €

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Impromptu

Una scrittura performativa e corale basata sul concetto di “improvvisazione”, come testimonia la traduzione francese del termine “impromptu” che da il nome allo spettacolo, nuovo debutto per gli interpreti del primo anno di Cirko Vertigo, messi in scena dal regista francese Eric Angelier.

Sessantaquattro ore di creazione col regista, 1 h 15 minuti di spettacolo che riconfermano per l’undicesimo anno consecutivo, rafforzandolo, il partenariato che lega la Fondazione italiana ad Arc en Cirque di Chambéry.

Negli anni si sono sviluppati nuovi modi di espressione delle arti circensi, quali il circo contemporaneo, il circo d’autore, creativo o poetico che si basano sulla contaminazione di discipline artistiche differenti come la danza, la musica e il teatro.
L’obiettivo di Improptu è spronare i giovani artisti e coinvolgerli in una ricerca artistica personale che passi però da uno sviluppo di un’opera corale.
Ogni frammento o “numero” rientra all’interno di un quadro complessivo più ampio, dove ogni elemento trova la propria dignità e il proprio senso solo nella realizzazione totale.

di Eric Angelier
con gli artisti di Cirko Vertigo
produzione Fondazione Cirko Vertigo/ Ass.Qanat Arte e Spettacolo

www.cirkovertigo.com

Impromptu
Cirko Vertigo
23 Marzo 2019
21:00
Teatro Le Serre
Parco Culturale Le Serre
Via Tiziano Lanza, 31
Grugliasco

biglietteria

ingresso intero 12 €
ingresso ridotto 9 €

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Clown in libertà

Concerto continuamente interrotto dalle divagazioni comiche dei musicisti o spettacolo di clownerie ben supportato dalla musica?
Clown in libertà è un momento di euforia, ricreazione e ritualità catartica per tre buffi, simpatici e ‘talentuosi’ clown che paiono colti da un’eccitazione infantile all’idea di avere una scena ed un pubblico a loro completa disposizione.
Senza un racconto enunciato e senza alcuno scambio di battute, Clown in libertà racconta, dunque, il pomeriggio un po’ anomalo di tre clown che vogliono allestire uno spettacolo per divertire, stupire ed infine conquistare, abbracciare, baciare il pubblico di passanti.
Cercando con ogni mezzo di sorprenderlo, a costo di prevaricarsi gli uni con gli altri, di farsi vicendevoli dispetti finiranno per causare, a volte, il deragliamento dell’azione. Ecco quindi sequenze di mano a mano, duelli al rallentatore, intricati passaggi di giocoleria rubandosi ripetutamente di mano gli attrezzi, e ancora evoluzioni e piramidi.

di e con Leonardo Adorni, Jacopo Maria Bianchini e Alessandro Mori produzione Teatro Necessario

Clown in libertà
Teatro Necessario
16 Marzo 2019
21:00
Café Müller
Via Paolo Sacchi, 18
Torino

biglietteria

ingresso intero 12 €
ingresso ridotto 9 €

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Cantata per vecchio marinaio

Una grande storia di mare.
Federico Sirianni, genovese, pluripremiato cantautore, scrittore e autore per teatro, partendo dalla celebre Ballata del vecchio marinaio del poeta S.T. Coleridge, attraversa secoli di letteratura marina alternando passaggi e frammenti dei grandi scrittori di genere (Melville, Conrad, Mutis) a canzoni originali. Il vecchio marinaio e l’albatro che uccide durante la navigazione sono il punto di partenza di un viaggio umano, esperienziale, in cui le vicissitudini del navigante e le sue peripezie diventano il dolente, ma coraggioso cammino dell’uomo contemporaneo, alle prese con le scelte, gli errori, le loro conseguenze e gli inevitabili volubili giudizi della società, i vortici e i porti saldi in cui attraccare e riposare.


Uno spettacolo di narrazioni e canzoni che tratteggiano ora con ferocia, ora con ironia, ora con un senso di cristiana comprensione, la vita o le diverse vite di un essere umano che naviga tra le bonacce e le tempeste della propria esistenza.

di Federico Sirianni con Federico Sirianni, Francesca Garrone e Raffaele Rebaudengo produzione Associazione Culturale Tesla

Cantata per vecchio marinaio
Federico Sirianni
09 Marzo 2019
21:00
Café Müller
Via Paolo Sacchi, 18
Torino

biglietteria

ingresso intero 12 €
ingresso ridotto 9 €

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Bird/osservatorio

Bird/Osservatorio è installazione musicale e spettacolo in divenire, un processo di creazione che si basa su tappe performative chiamate “Osservatorio”. Lo spettatore è invitato a creare una relazione con la scena attraverso una proposta di punti di vista e percezioni che si fonde con quella derivante dal proprio punto di osservazione: l’occhio di una telecamera, la luce, il suono generato da un rumorista live sono gli strumenti di attuazione di questa sovrapposizione percettiva.
Sul palcoscenico luce, suono e movimento diventano una sola cosa.
Da essa l’attrezzo circense emerge come distillato dell’idea di gabbia: il trespolo è filo teso, l’altalena è trapezio (svago e appiglio di un volo mancato), il danzatore-acrobata genera movimento e suono in accordo con una voce in scena che ne narra sogni e pensieri.
Bird entra in relazione con gli elementi di terra, acqua, fuoco e aria, che prendono forma delineandosi sulle improvvisazioni sonore di Federico Dal Pozzo, intervallate dalle note di Sibelius, Prokofiev e Cage, da frammenti di testo, dal canto dello stesso performer su passi di poesia. Impossibilità a volare e negazione di libertà sono i concetti che sostanziano questo lavoro, e il limite spaziale ne rappresenta la restituzione fisica: Bird è, nella sua essenza, un Uomo.

Bird/Osservatorio, già presentato in Italia e all’estero, è la prima sezione di una “Trilogia del Limite”, progetto di tre soli, sui quali Caterina Mochi Sismondi e la compagnia blucinQue stanno lavorando in un percorso di esplorazione e di studio che coinvolgerà anche il concetto di limite fisico, con Lukas Vaka Medina, e quello di identità, con Ruairi Mooney Cumiskey.

di Caterina Mochi Sismondi
regia, scrittura coreografica e musicale Caterina Mochi Sismondi

con Jonnathan Angel Rodríguez
music live e suono Federico Dal Pozzo
voce Erika Sofia Sollo
collaborazione alla creazione del movimento delle tecniche di circo Jonnathan Angel Rodríguez
luci Max Vesco
rigger e riprese video Davide Bertorello
con la partecipazione di Maria Rosa Mondiglio
frammenti testuali W. Szymborska / MarySol Abat
frammenti musicali J. Sibelius e J. Cage

coproduzione blucinQue / Associazione Qanat e Fondazione Cirko Vertigo

Bird/osservatorio
Studio per la Trilogia del Limite
blucinQue - Caterina Mochi Sismondi
02 Marzo 2019
21:00
Café Müller
Via Paolo Sacchi, 18
Torino

biglietteria

ingresso intero 12 €
ingresso ridotto 9 €

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L’Homme et son chien

Un pianista seduto al piano, pronto a cominciare il concerto, attende il suo cane che dovrà esibirsi con lui. Attendendo il suo cane, il pianista inizia a raccontare storie di cani e si fa prendere dal gioco: così si scopre che Beethoven aveva un cane, Mendelssohn e Gesù anche, Nathan il saggio, Napoleone e altri pure.
Ma il cane del pianista? Arriverà? Il nuovo spettacolo del poliedrico e indiscusso maestro della clownerie a livello internazionale.
Un talento che Jaques Lecoq ha definito fondamentale per il nascere dell’immagine del ‘clown teatrale’.

È stato Byland a portarci il famoso naso rosso, questa maschera, la più piccola del mondo, che avrebbe permesso di far uscire dall’individuo la sua ingenuità e la sua fragilità”.

con Pierre Byland regia di Mareike Schnitker consulenza musicale di Oliviero Giovannoni

L'Homme et son chien
Pierre Byland
04 Maggio 2019
21:00
Teatro Perempruner / piazza Matteotti, 39
Grugliasco

Oscuri Ardori

Un rito compiuto attraverso corpi e voci per esorcizzare l’oscurità presente nella natura umana a partire dalla coppia di protagonisti dell’opera Shakespeariana…Macbeth e Lady Macbeth.
Una storia umana, raccontata attraverso la danza, la parola, la musica, che trasforma la prosa shakespeariana in una favola nera per svelare, come visioni notturne, il non detto che è anche in noi, dalle radici all’oggi.

Umanità dolente, che sottratta all’essere umanità dolente e restituita al non essere più umanità dolente, entrando ed uscendo dalla scena… mentre la vita ti lascia una sola scelta…” (Macbeth)

produzione Associazione Culturale Universi

Oscuri Ardori
Associazione Culturale Universi
22 Febbraio 2019
21:00
Café Müller
Via Paolo Sacchi, 18
Torino

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ingresso intero 12 €
ingresso ridotto 9 €

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Harakiri

HARAKIRI Why Madama Butterfly?” é un cine-concerto basato sul film di Fritz Lang realizzato in Germania nei primi anni del Novecento.
Il film é un adattamento dell’opera di Giacomo Puccini “Madama Butterfly” realizzato in bianco e nero virato a colori.
Il gruppo Der Zoologe von Berlin, presenta questo nuovo spettacolo con l’intento di dare una nuova vita al film di Fritz Lang, fortemente legato all’estetica ed ai valori degli anni Venti, premonitori del mondo contemporaneo.

Gli artisti analizzano le sovrapposizioni spazio-temporali del film ed evidenziano gli elementi che permettono di contestualizzare l’opera arrivando ad una forma ibrida che, dal passato al presente, dalla pellicola alla scena, rende quest’ultima viva ed attuale.
Tra i temi analizzati in questo lavoro emergono quello del Giappone immaginario, contesto in cui si sviluppa la triste storia di Madama Butterly e quello del possesso e desiderio amoroso, traccia evidente di una convezione culturale che determina il destino di una persona.

Questa creazione rientra nell’estetica dei concerti del Der Zoologe von Berlin in cui si lavora al rapporto tra film, musica elettronica, spazio scenico, recitazione e videomaking. 

Il gruppo del Der Zoologe Von Berlin appartiene al collettivo artistico dei Barbarins Fourchus basato a Grenoble dal 1992. 
I Barbarins Fourchus formano un collettivo artistico atipico che raggruppa una ventina d’artisti di orizzonti diversi.
I Barbarins Fourchus propongono al pubblico la loro visione del mondo, uno sguardo ricco di una propria originalità, acido o tenero, critico e provocatore, poetico o violento all’incrocio delle espressioni artistiche: musica, teatro, video ed arti plastiche…

composizione, flauto, tastiere Sergio Zamparo attrice Isabel Oëd basso, contrabbasso Ivano Larocca video, luci Julien Huraux suono Pascal Billot di Barbarins Fourchus produzione Barbarins Fourchus

www.barbarins.com/2017/11/21/harakiri/

Harakiri
Der Zoologe von Berlin
16 Febbraio 2019
21:00
Café Müller
Via Paolo Sacchi, 18
Torino

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Padrenostro

Padrenostro, un lavoro in bilico tra ispirazioni legate al rock, alla cultura della beat generation e allo studio delle Scritture Sacre nel quale la danza, la musica la recitazione e le videoproiezioni si alternano in un monologo/dialogo alla ricerca dell’altro e di se stessi. Vivere l’esperienza di un amore assoluto e infinito come qualcosa a cui di desidera costantemente
ritornare o ritrovare. Il vuoto lasciato da questa esperienza, da questa bruciatura è ciò di cui parla questo lavoro che tenta di indagare una ipotetica relazione/non relazione tra un padre e una figlia e la relazione tra l’uomo contemporaneo e la fede, la religione nella quale vive immerso.

ideazione Ivana Messina/Kulturscio’k live art collective
con Mario Trimarco, Ivana Messina
video Franco Borrelli
consulenza musicale Gregorio Caporale, Martina Spalvieri
consulenza artistica Alessia Siniscalchi, Martina Spalvieri
assistente al progetto Rebecca Palma
costumi Alessia Panfili, Ambra Tipaldo
luci e tecnica Monica Olivieri, Massimo Vesco

creato in residenza presso Oratorio del Gesù-Comune di Avigliana, Teatro Magnetto-Comune di Almese, Spam residenza per le arti sceniche contemporanee
con il sostegno di Kulturscio’k France e Liberamenteunico

Padrenostro
Ivana Messina
09 Febbraio 2019
21:00
Café Müller
Via Paolo Sacchi, 18
Torino

biglietteria

ingresso intero 12 €
ingresso ridotto 9 €

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